Storia di Macchia Albanese

Macchia Albanese, un antico borgo che sorge tra le sinuose e dolci colline e gli argentei oliveti, a sud del Pollino fu fondata nel XV secolo da profughi provenienti dalla Grecia e dall’Albania. A caratterizzarne la storia un susseguirsi di vicende che vanno dal 1400 circa, come il grande esodo delle comunità albanesi che si trasferirono nel Mezzogiorno di Italia. Parte della popolazione si stanziò presso Macchia Albanese dando luogo ad una vera e propria comunità.
Agli inizi del XIX secolo era popolata da circa 450 abitanti e faceva parte della diocesi di Rossano. Il borgo aveva due distinte parrocchie: una di rito greco, un’altra di rito latino.

 

Visite di personalità illustri

In occasione della cerimonia del 550° anniversario dalla morte di Scanderbeg la comunità di San Demetrio Corone è stata onorata della presenza e partecipazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente della Repubblica albanese Ilir Meta. La comunità ha ricevuto anche la visita del re Alberto II di Monaco durante la quale è stata conferita la cittadinanza onoraria.

Visita del Patriarca Bartolomeo

Il 19 Settembre 2019 la storica visita del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I all’Eparchia di Lungro nell’anno centenario ha visto l’Abbazia di Sant’Adriano una tappa fondamentale. In tale occasione è stato dichiarato dal Patriarca “Siamo giunti fino a voi come pellegrini […] vestigia di un’epoca durante la quale questo luogo era canonicamente unito alla nostra Chiesa orientale e qui prospettava il monachesimo ortodosso”.